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Detail Vigna Senza Nome Moscato d'Asti DOCG - Braida
Capacità: 75cl.
Anno: 2022
Nazione: Italia
Produttore: Braida e G. Bologna
Regione: Piemonte
Tipologia: Dolce
Vitigno: Moscato

VIGNA SENZA NOME MOSCATO D'ASTI DOCG - BRAIDA


CHF 14.00
Quantità

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VARIETÀ: moscato.

VIGNETI: Cru in Mango d'Alba.

FERMENTAZIONE: macerazione con le bucce per alcune ore in pressa orizzontale e successiva spremitura. Vinificazione in bianco con presa di spuma in autoclave a temperatura controllata per 20 giorni a circa 16 °C. Al termine della fermentazione, stabilizzazione con refrigerazione a -4 °C, poi microfiltrazione e successivo imbottigliamento.

MATURAZIONE:
Affinamento in bottiglia per alcune settimane.

CARATTERISTICHE:
colore giallo paglierino brillante, bella schiuma e ricco perlage. Profumo di straordinaria freschezza e molto variegato, tra le tante note si distinguono la frutta fresca, i fiori d'arancio, la rosa e il muschio. Sapore dolce ma con molta grazia, aromatico caratteristico dell'uva, delizioso e con lunga persistenza. Accompagna: dolci alla frutta, frutta, paste secche, panettone, torta di nocciole, formaggi particolari come il Castelmagno. Molto gradevole come aperitivo e come bevanda dissetante in qualsiasi momento della giornata.

Servire a 6-8 °C.

Braida e G. Bologna

La storia di Braida si lega a quella di Rocchetta Tanaro, piccolo centro del Monferrato astigiano. “Il mio paese non è una sorpresa, son dieci vigne, sei case, una chiesa”: sono parole dello chansonnier Paolo Frola, che è anche il medico condotto di Rocchetta. La canzone fu scritta con Gianni Mura, bevendo la Barbera di Rocchetta. Di quelle dieci vigne cantate da Frola, alcune sono Braida. Erano di nonno Giuseppe, poi sono passate a papà Giacomo, adesso le coltivano Giuseppe e Raffaella Bologna. L’azienda nasce dall’entusiasmo, la passione e il coraggio imprenditoriale di un rocchettese “Doc”, Giacomo Bologna.
“Braida” era il soprannome che il padre di Giacomo, Giuseppe Bologna, di professione carrettiere, si era conquistato giocando a pallone elastico, per via della sua somiglianza con campione di questo sport. Dal padre Giacomo eredita, insieme al soprannome, l’amore per lo sport e per i cavalli e un ampio vigneto di Barbera sulle colline di Rocchetta.