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Detail Cabernet Sauvignon DOC - Hofstatter
Capacità: 75cl.
Anno: 2021
Nazione: Italia
Produttore: Hofstatter
Regione: Trentino Alto Adige
Tipologia: Rosso
Vitigno: Cabernet Sauvignon

CABERNET SAUVIGNON DOC - HOFSTATTER


CHF 16.50
Quantità

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Vitigno: Cabernet Sauvignon - Alto Adige DOC

Vigneto / Origine: Vigneti in allineamento sud-est a Tramin-Termeno e Cortaccia. il Cabernet Sauvignon si è magnificamente ambientato da oltre un secolo in Alto Adige. Dalla sua coltivazione emergono pertanto vini che, alla tipicità varietale, sanno unire, e questo è uno dei loro pregi più rilevanti, un peculiare stile, una particolare impronta dal terroir dove nascono.

Terreno: Argilla

Vinificazione: Le uve vengono separate dai raspi e dopo un breve periodo di macerazione, il mosto fermenta per ca. 10 giorni alla temperatura di 28° C. Durante la fermentazione rimane in continuo contatto con le bucce. Verso la fine della fermentazione si lascia che la temperatura salga per ottenere una migliore estrazione di colore e sapore.

Descrizione: Questo Cabernet Sauvignon e molto concentrato e ricco di colore rubino carico, forte nei profumi vegetali caldi e maturi, anche dopo diverso tempo dalla mescita in bicchiere. in bocca è robusto, asciutto, con una consistenza selvatica e "terrosa" che continua molto persistente, grazie ad una grande struttura tannica.

Abbinamento gastronomico: Classico rosso da secondi piatti.

Hofstatter

Chi é alla ricerca della Tenuta Hofstatter, si ritrova, attraversando il groviglio di vicoli di Termeno, nell'ampia piazza del municipio, con il bar e la chiesa.

L'azienda vitivinicola ha la propria sede in un'imponente costruzione del XVi secolo che all'epoca venne realizzata per l'imperial-regia stazione di posta e che ospitò poi la locanda "Schwarzer Adler" (Aquila Nera) di Maria Hofstatter, una prozia di Martin Foradori. in cantina c'era il marito, Josef, che produceva i suoi primi vini. Quale fosse il potenziale dei poderi della tenuta, fu scoperto non molto dopo dal nipote Konrad Oberhofer che dal 1942, assieme alla moglie Luise, aveva assunto la guida dell'azienda.

Per primo in Alto Adige cominciò a tenere separate le uve per podere, sia durante la vendemmia che nella successiva lavorazione in cantina. in questo modo fu in grado di lavorare separatamente e nei modi più appropriati le diverse uve, dando il nome dei poderi ai rispettivi vini. La figlia di Konrad Oberhofer, Sieglinde, sposò nel 1959 Paolo Foradori, erede di un'antica famiglia della zona che possedeva vigneti eccellenti sul versante orientale della Val d'Adige.

E questi poderi vennero lavorati e riuniti a quelli tutt'attorno a Termeno dalla cantina al centro del paese, che oggi reca il nome dell'allora fondatore, Josef Hofstatter.


Cantina

Gia negli anni Sessanta del XX secolo si era reso necessario un ampliamento della cantina per far fronte alla vinificazione differenziata per podere.
Negli anni Novanta però gli spazi erano diventati di nuovo troppo stretti e Martin Foradori, che aveva assunto la gestione dell'azienda paterna, risolse il problema, facendo "crescere" in altezza la cantina. Fece ospitare la cantina in una torre, la torre del vino, una costruzione moderna ricoperta all'esterno in legno, fatta erigere nel 1997 proprio accanto al campanile tardogotico, il simbolo di Termeno ben visibile da lontano. Da un'idea azzardata é nato un felice connubio architettonico.

La costruzione funzionale all'attività mostra il dovuto rispetto all'edificio sacro, manifestando il principio di Martin Foradori di mettere in contatto vecchio e nuovo attraverso la cultura vitivinicola del tempo attuale.

La cantina, in cui i vini vengono conservati e maturano, viene ventilata e climatizzata con un sistema sofisticato. Alcuni pozzi di ventilazione catturano i venti che scendono dal Roen, il monte che sovrasta Termeno, mantenendo su valori ideali l'umidità dell'aria in cantina attraverso questa ventilazione naturale.
Un sistema di isolamento tra interno ed esterno, a più strati e permeabile, garantisce il mantenimento di temperature costanti. Si sfruttano così forze naturali, il vento e la condensa spontanea, per far maturare i vini nella torre, risparmiando energia. La degustazione avviene all'ultimo piano della torre, la cui invetriata lungo tutto il perimetro, abilmente nascosta da veneziane movibili in legno, offre agli ospiti uno strepitoso panorama sui vigneti di Termeno. Se il degustatore alza lo sguardo, attraverso il lucernaio vede la punta del campanile slanciato, sotto la cui protezione é giunto a maturazione quel vino che sta sorseggiando dal suo calice.