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Detail Franciacorta Brut DOCG 37.5cl - Antica Fratta
Capacità: 37.5cl.
Nazione: Italia
Produttore: Antica Fratta
Regione: Lombardia
Tipologia: Spumante
Vitigno: Chardonnay Pinot Nero

FRANCIACORTA BRUT DOCG 37.5CL - ANTICA FRATTA


CHF 16.00
Quantità

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Franciacorta elegantemente fresco e vivace quanto pieno, caratterizzato da piacevoli aromi fruttati e floreali.
Ottenuto da uve Chardonnay dopo una permanenza sui lieviti superiore ai 24 mesi. Ottimo aperitivo da provare a tutto pasto; particolarmente adatto a delicati piatti a base di pesce e carni bianche.

DATI TECNICI
ZONA DI PRODUZIONE: FRANCIACORTA

Selezione di uve pregiate da appezzamenti collinari altamente vocati situati in diversi comuni della Franciacorta.

TIPO DI TERRENO: Calcareo-argilloso.

TIPO DI UVE: Chardonnay 100%

RESA PER ETTARO:100 q.li uva/ettaro.

ANNATA: E' un prodotto "sans année", non millesimato, perchè ottenuto dall'assemblage di vini di annate diverse.

GRADO ZUCCHERINO:
E' un Brut, cioè con un basso dosaggio di "Liqueur d'expedition" (circa 7 g/l).

DATI ORGANOLETTICI
COLORE: Giallo tenue con riflessi verdognoli.

PROFUMO: Ricco e intenso.

GUSTO: Pieno con decisa vena acida.

PERLAGE: Fine e persistente.

ACCOSTAMENTI: Ideale come aperitivo.

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8° - 10° C

Antica Fratta

La Storia:
Probabilmente anche le cose e non solo le persone hanno un destino scritto, perlomeno questo viene da pensare rileggendo la storia di questa villa. Essa deve il suo attuale aristocratico aspetto ad una doppia ristrutturazione operata ad un secolo di distanza l'una dall'altra.

Nella seconda metà dell'ottocento il Cav. Luigi Rossetti, ricco commerciante della zona, trasformò un casale risalente presumibilmente al XVI secolo nella sua elegante dimora, nonché nella sede dei suoi commerci di vino, in funzione dei quali costruì le bellissime cantine ricavate scavando nella roccia viva della collina degradante alle spalle della villa.
Alla morte del Cav. Rossetti segue un lento declino e tutto sembra finito, ma alla fine degli anni '70 un altro uomo -di vino- irrompe nella -vita- della villa: Franco Ziliani " Patron della Guido Berlucchi " la visita, trovandola in condizioni desolanti, ma ne coglie l'enorme fascino e l'unicità delle cantine.
Dopo una serie di importanti lavori di consolidamento, ricostruzione e restauro, la villa ed il giardino con le sue caratteristiche balze degradanti dalla collina, tornano ad accogliere e ad ammaliare i propri ospiti, immergendoli nel calore di locali arredati con sobria eleganza.